CRISI ECONOMICA E POLITICA

Crisi politica ed economica: in Europa, in Italia!

Siamo alla vigilia delle elezioni regionali e scopriremo se ci avviamo verso l’assestamento politico  o se la crisi più preoccupante è quella politica.

Pochi giorni ancora per capire cosa vogliono gli Italiani e la reale situazione del Paese.

Un Governo autorevole, deciso è utile per uscire dall’emergenza.

Una verità: Renzi appare sicuro e determinato!

Gli Italiani lo apprezzano o non condividono la Sua condotta!

Non avanzo ipotesi mi auguro che gli Italiani vadano a votare e sappiano valutare ed esprimersi in maniera chiara.

Una votazione che ha un valore molto alto!

Un chiarimento è necessario, sono certo, gli Italiani  comprendono quali sono gli obiettivi

e le conseguenze!

La crisi politica non agevola l’uscita dalla crisi.

Quindi bisogna votare e scegliere bene! L’astensione è inutile …. dannosa!

Esaminare  il panorama politico, i  fermenti, le polemiche, le nuove aggregazioni, le proteste……  e con coraggio decidere!

E’  un momento importante per l’Italia e per l’Europa!

Dopo i risultati del voto in Inghilterra siamo anche in Italia alle decisioni.

Dobbiamo dare indicazioni precise per affrontare bene il futuro!

Il prof. Valerio in prima pagina su “Aiccre Puglia notizie” di maggio pone una domanda:

”  COME SARA’ L’UNIONE EUROPEA PROSSIMA?”

Una domanda retorica perche dopo una puntuale analisi della situazione afferma:

Il referendum che Cameron lancerà nei prossimi giorni sul futuro dell’appartenenza inglese all’Unione europea costringerà anche noi a prendere posizione e a chiarire come vogliamo l’Unione.

In questa prospettiva grande può essere l’aiuto di un’associazione come l’AICCRE, nata per sostenere le autonomie locali, prime rappresentanti delle popolazioni e tramite loro a costruire l’Europa unita e politi-camente federale. Se si vuole il progresso, dicevano negli anni ’40 Spinelli e Co., la lotta non è tra comunisti e fascisti o tra conservatori e progressisti o sulla linea di divisione dei partiti così come sono, ma tra coloro che vogliono mantenere la  nazionalità‖ ai singoli Stati e coloro, invece, che vogliono una struttura sopranazio-nale. L’Aiccre è da sempre su quest’ultima posizione anche perché l’unità non è appiattimento ma integrazione delle diversità per cedere ad un’autorità più alta la responsa-bilità di trovare soluzioni che sarebbe

impossibile, o almeno parziale, trovare a livello nazionale.”

Condivido l’analisi e le proposte,  l’Aiccre deve, senza indugi,  affrontare e sollecitare un confronto ed un chiarimento .

L’Aiccre,  dopo aver effettuato una serie di convegni e seminari per sollecitare la nascita

degli “Gli Stati Uniti d’Europa”  ha constatato l’assoluta convergenza su questo obiettivo

deve, quindi, ricercare, pretendere un incontro con  il CCRE.

Un confronto per sostenere, riaffermare,  sancire che tutte le Federazioni nazionali vogliono un’Europa federale e vogliono costruire “ Gli Stati Uniti d’Europa” e che lo Statuto, art.1,va rispettato e non è da rivedere!

Una decisione che favorirà l’uscita dalla crisi politica e poi economica e potrà  aiutare a costruire il futuro, la crescita e lo sviluppo.

Una nuova Europa è ormai tempo di costruirla, non è indispensabile l’unanimità, vogliamo una Europa di Stati che la pensano nella stessa maniera e che si muovono per conseguire gli stessi obiettivi: vogliamo un ‘Europa Federale, politica ed una Costituzione!

E’ necessaria la chiarezza e la volontà comune!

Andiamo avanti con fiducia! Coinvolgiamo giovani studenti e Cittadini!

Costruire il futuro senza ambiguità, false promesse, minacce, ricatti, solo così si  uscirà dalla crisi politica ed economica in Italia ed in Europa!.

giuseppe abbati