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Schengen: uno spazio senza frontiere per diversi Stati europei

1. Date importanti

Giugno 1984: il Consiglio europeo di Fontainebleau adotta il principio della soppressione delle formalità doganali e di polizia per le persone che circolano all’interno dell a Comunità.

Luglio 1984: l’accordo di Sarrebruck, concluso tra la Germania e la Francia, costituisce il primo passo concreto in tale direzione.

14 giugno 1985: la Francia, la Germania, il Belgio, i Paesi Bassi e il Lussemburgo firmano l’accordo di Schengen diretto a sopprimere progressivamente i controlli alle frontiere comuni, istituendo un regime di libera circolazione per tutti i cittadini degli Stati firmatari, degli altri Stati della Comunità o di paesi terzi.

19 giugno 1990: firma, da parte de i cinque Stati, della convenzione complementare che definisce le condizioni di applicazione e le garanzie di organizzazione della libera circolazione. Questa convenzione, composta da circa 142 articoli, modifica le leggi nazionali ed è soggetta alla ratifi ca dei parlamenti.

27 novembre 1990: l’Italia si unisce ai cinque Stati suddetti.

18 novembre 1991: la Spagna e il Portogallo si aggiungono ai sei Stati.

6 novembre 1992: adesione della Grecia.

26 marzo 1995: entrata in vigore della convenzione di Schengen tra il Belgio, la Germania, la Francia, il Lussemburgo, i Paesi Bassi, la Spagna e il Portogallo. Gli altri paesi seguiranno dopo la messa in opera dei dispositivi di controllo alle frontiere esterne.

21 aprile 1995: adesione dell’Austria alla convenzione

16 giugno 1995: viene creato un quadro negoziale con i paesi nordici.

19 dicembre 1996: protocollo e accordo di adesione di Danimarca, Finlandia e Svezia.

2 ottobre 1997: ratifica del trattato di Amsterdam, nel quale viene integrato il sistema di Schenge n. L’Irlanda e il Regno Unito non fanno parte dello spazio di Schengen.

26 ottobre 1997: entrata in vigore della convenzione di applicazione con l’Italia per i controlli aerei.

1 dicembre 1997: entrata in vigore della convenzione di applicazione con l’Aust ria per i controlli aerei.

31 marzo 1998: termine ultimo per la soppressione dei controlli alle frontiere terrestri dell’Italia e dell’Austria.

 

2. Lo spazio Schengen

Il principio della libera circolazione vale per tutte le persone, indipendentemente dalla loro nazionalità.

  • per i cittadini dell’Unione esso è già in larga parte realizzato all’interno del nuovo spazio;
  • i cittadini e i turisti dei paesi terzi, i richiedenti asilo e gli immigrati legali rientrano ugualmente nella convenzione. Gli obiettivi di quest’ultima riguardano essenzialmente la messa a punto di procedure uniche per i territori interessati.

La polizia e la sicurezza:

  • le attività di polizia continueranno ad essere esercitate entro le frontiere interne, nei porti e negli aeroporti, ma con nuovi metodi e i controlli alle frontiere esterne saranno potenziati grazie a una migliore cooperazione;
  • norme comuni vengono fissate nei seguenti settori: lotta contro il terrorismo, contro i traffici illeciti e la grande criminalità. La convenzione orga nizza inoltre la cooperazione fra i sistemi giudiziari, le polizie e le amministrazioni;
  • dopo la ratifica del trattato di Amsterdam, i settori dei visti, dell’asilo, dell’immigrazione e delle altre politiche legate alla libera circolazione delle persone d ovrebbero rientrare tra le competenze della Comunità. Il Consiglio dell’Unione si sostituirà al Comitato esecutivo di Schengen, la Commissione potrà esercitare un ruolo di iniziativa e la Corte di giustizia potrà essere dichiarata competente in tali settori.

Disposizioni particolari sono applicabili alla Danimarca, all’Irlanda e al Regno Unito.